Progetto “Biotecnologie in enologia”- Seconda annualità
Il ciclo di incontri on line con i professionisti del settore enologico ha concluso la seconda annualità del Progetto “Biotecnologie in enologia”
l progetto è stato svolto nell’ambito Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) ed ha coinvolto gli studenti dell’attuale 5^ E BS ed alcuni studenti delle attuali classi 5^ B BS e 5^ D BS che già nello scorso anno scolastico hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con specialisti del settore, proff. L. Rustioni, V. Cardinale e M. Paradiso dell’UniSalento, sulle problematiche inerenti la gestione dei processi di vinificazione, con particolare riferimento agli aspetti laboratoriali di controllo della qualità dei vini, produzioni biotecnologiche di colture starter.
Adeguando le attività previste dal progetto alle norme di prevenzione della pandemia, si è offerta agli studenti l’opportunità di incontrare on line alcuni rappresentanti delle varie categorie professionali del settore. Il 29 marzo scorso, la Dott.ssa Alessandra Quarta, consigliera del Movimento Turismo del Vino e manager della Cantina Claudio Quarta ha guidato gli studenti alla scoperta delle opportunità che offre l’enologia salentina per la promozione turistica e valorizzazione del territorio. L’8 aprile, l’enologo Marco Mascellani ha presentato i vari aspetti della sua professione ed ha offerto risposte chiare ed esaustive alle domande degli studenti. Lo scorso 13 aprile, il Dott. Gianvito Rizzo, presidente del CdA della Cantina Feudi di Guagnano ha condotto gli studenti alla scoperta dei vari aspetti del fare impresa nel settore del vino, dei rischi e delle opportunità che lo caratterizza. Infine, il 21 aprile, Fabrizio Miccoli, enologo e sommelier, formatore per l’Associazione Italiana Sommelier di Lecce ha presentato il ruolo del sommelier nella valorizzazione del prodotto enologico coinvolgendo gli studenti in un excursus storico–geografico della produzione e del consumo di vino in una prospettiva culturale e sociale.
Attraverso questa esperienza formativa gli studenti hanno potuto comprendere che le competenze acquisite nel corso del quinquennio di studi nel settore tecnologico-sanitario, sono spendibili, oltre che nelle professioni sanitarie, anche in altri ambiti professionali come quello enologico nel quale il territorio salentino offre opportunità occupazionali.